Una doverosa precisazione sugli antiossidanti

Dr Cristani Alessandro Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico di Modena

10/06/2008

Una doverosa precisazione sugli antiossidanti
A metà dicembre dello scorso anno è stato pubblicato sul sito l’articolo “La scienza degli antiossidanti e le performance sportive” in cui segnalavo che la integrazione con vitamine antiossidanti in pillole non è ritenuta sicura e vantaggiosa per la salute. Per quanto riguarda gli atleti, anche se alcuni studi hanno segnalato che la integrazione vitaminica può ridurre i sintomi o gli indicatori di avvenuto stress ossidativo da esercizio, va ricordato che questi non determinano alcun effetto vantaggioso sulla performance. Inoltre, se è vero che gli atleti hanno la necessità di assumere una quota maggiore di antiossidanti, è vero anche che una dieta appropriata è sufficiente a garantire tale fabbisogno.
Una indicazione, la mia, che si calava in un contesto italiano in cui il mercato degli integratori vitaminici sintetici nel 2005 ha realizzato 163 milioni di euro, l’1,3% di tutti i farmaci venduti, il doppio di quanto avviene in Francia ed Inghilterra. Acquistabili come se fossero caramelle, senza prescrizione medica, molto utilizzati dagli sportivi professionisti e dilettanti, a volte “prescritti” dai preparatori atletici, mi risulta senza alcun riferimento scientifico riguardante il dosaggio e le associazioni.

A metà aprile la stampa nazionale ed internazionale si è interessata all’allarme lanciato da un lavoro prodotto dalla Università di Copenaghen: la ricerca è stata finanziata e pubblicata dalla Cochrane Collaboration, una organizzazione not-for-profit. Questa fornisce informazioni d’attualità attraverso una sistematica revisione degli studi pubblicati riguardanti gli effetti degli interventi eseguiti in tutto il mondo per migliorare la salute.
Nel lavoro danese sono stati rivalutati 67 studi, per un totale di 232.500 partecipanti, eseguiti per confrontare lo stato di salute della popolazione che fa uso, a scopo antiossidante, di integratori vitaminici sintetici e quindi con presunti effetti sull’allungamento della vita e la protezione dalle malattie, con quella che non ne assumeva o utilizzava un placebo.
La conclusione a cui i ricercatori sono giunti è lapidaria: “Non vi è alcuna prova convincente che gli integratori riducano il rischio di ammalarsi e di morire, mentre vi sono prove che alcune vitamine (A ed E) possono interferire con le difese naturali, aumentando la mortalità.” Per precisione la vitamina A si associa ad un aumento della mortalità del 16%, il Beta-carotene (un precursore della vitamina A) del 17% ed infine la vitamina E del 4 %. Per quanto riguarda la vitamina C non sembra esservi alcun effetto sia negativo che positivo.

Ovviamente numerose ed assai diverse le prese di posizione assunte, ne riferisco alcune.
- L’associazione dei produttori di prodotti salutistici: “Nelle ricerche prese in esame manca un metodo comune, sono risultati allarmistici, privi di sufficiente evidenza scientifica”.
- Il Ministero della Salute inglese: ” Bisogna essere prudenti nell’usare alte dosi di integratori purificati di vitamine antiossidanti”.
- L’Health Supplements Information Service: “Per milioni di persone che non sono in grado di ricavare dalla dieta alimentare tutto quello che serve, le vitamine possono essere un utile integratore”.
A tutti risponde il leader dei ricercatori danesi :” Le attuali prove scientifiche sconsigliano l’uso di integratori nella popolazione sana”

Ma allora la verità dove sta e come comportarsi di fronte alle invoglianti promesse che integrare con le vitamine sintetiche è salutare per tutti ed indispensabile per gli atleti? Come sempre bisogna avere il buon senso di non credere ciecamente alle lusinghe del mercato dei farmaci! Ricordo che le vitamine A, E, C, se assunte in dosi eccessive, anzichè agire come antiossidanti eliminando i radicali liberi, diventano pro-ossidanti e quindi dannose e che l’eccesso di dosaggio può avvenire solo se si assumono prodotti sintetici, rischio verso il quale sono particolarmente esposti gli atleti.

In conclusione: nel ribadire tutta l’importanza di assumere una giusta dose giornaliera di vitamine, ricordo che l’apporto deve avvenire esclusivamente attraverso gli alimenti, i quali (frutta e verdura) oltre alle vitamine contengono una infinità di altri micronutrienti. A fare bene alla salute, presumibilmente, non è la vitamina in se stessa ma l’intero corredo (ancora in gran parte non noto) che la accompagna e la rende inimitabile. 
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