Valter Lannutti "schiaccia" le polemiche

di Adelio Pistelli

26/04/2011

Valter Lannutti e Massimo RighiValter Lannutti e Massimo Righi
Valter Lannutti e Massimo Righi
Intelligenza, dote non comune. Però chi ne ha, spesso l’utilizza senza enfasi e quando ci riesce, ne trovano giovamento un po’ tutti. Un esempio? La presa di posizione di Valter Lannutti, vice presidente del Consiglio d’amministrazione del Consorzio delle società di serie A ma anche presidente di Cuneo, attualmente impegnato nella semifinale play off (avanti di una partita) con Macerata. Bene, proprio Lannutti è stato decisivo nel ‘rompere’ una pericolosa enpasse durante una riunione fiume nei saloni della Lega per trovare una definitiva soluzione ad un problema che non doveva nemmeno esistere viste le regole vigenti. Ma il problema c’era ed era sempre più concreto ed evidente. Da una parte proprio la Lega che voleva far rispettare regolamenti che in un recente passato altre società avevano pienamente rispettato. In questo caso braccio di ferro tra Lega che vietava la semifinale scudetto a chi non ha palasport con capienza di almeno 3.500 spettatori; dall’altra Macerata (con un impianto non superiore alle 2.100 persone) che ha forzato la mano mirando ad una seconda consecutiva deroga. Nei giorni scorsi le due posizioni avevano alzato una barriera senza precedenti che poteva lasciare il segno su tutto il movimento. Alle 18,28 di un martedì 26 aprile NON qualunque, invece è arrivata la svolta improvvisa figlia, appunto, di una ‘scelta intelligente’ voluta da Valter Lannutti, vero protagonista in positivo di una decisione destinata, comunque, a lasciare l’impronta. “Intanto diciamo – afferma lo stesso Lannuttiche è una scelta da assoluto buon senso. E’ vero, è stata una mia proposta quella di andare a giocare, con la mia squadra, a Macerata trovando però in Consiglio, tanti consensi. Il motivo del mio pensiero? Da sempre non amo la strada della discordia e mi piaceva chiudere bene una parentesi che rischiava di minare l’intera immagine della nostra pallavolo”.
E siamo davanti però, ad una seconda consecutiva deroga e sempre alla stessa società che magari nasconde qualche rischio di troppo in prospettiva… “Il comunicato della Lega è chiaro: adesso dipende solo da Macerata. Ma per quanto riguarda la fine della domanda, dico subito di no e con cognizione di causa perché da qui a poco ci saranno importanti novità sui regolamenti”. E dire che, come presidente di Cuneo, avrebbe avuto la possibilità di trovare preziose agevolazioni visto che la Lube, scegliendo di giocare solo a Macerata avrebbe rischiato in gara due di semifinale la sconfitta a tavolino… “Detto che non mi piace vincere senza giocare, se mi (ci) fossi comportato diversamente alla richiesta di Macerata, sarei stato al suo stesso piano. E poi dopo i precisi impegni portati sul tavolo di Lega dall’amministratore unico Lube Giulianelli e dal sindaco di Macerata ho pensato che fosse questa scelta giusta da fare. Però adesso basta, per favore e giochiamo, sperando naturalmente di arrivare a gara tre di sabato sempre più sicuri di arrivare al V-Day scudetto. Ci credo”,
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