Velo! … ma non troppo

di Luciano Pedullà

02/04/2017

Velo! … ma non troppo
Si stanno disputando a Arnhem in Olanda, i Campionati Europei Giovanili Under 18 femminile con la rappresentanza di dodici Nazioni del Vecchio Continente, guadagnatesi l’accesso nello scorso mese di Gennaio. Allora l’Italia aveva faticato non poco, qualificandosi come una delle migliori seconde, dopo la sconfitta rimediata a Milano contro la Bielorussia. Mancava ancora Enweonwu che non aveva ancora acquisito la Nazionalità Italiana ma quella Italia a corto di una vera preparazione, era apparsa imprecisa, meritevole della sconfitta rimediata contro la formazione Est Europea. In Olanda, però, la squadra condotta da Cristofani si presenta con rinnovate ambizioni di successo e i risultati delle prime due giornate fanno intendere che ne ha la facoltà. Le azzurre hanno una intelaiatura composta da ragazze della formazione del Lilliput, già da due/tre anni portata alla ribalta da Massimo Moglio che di giovani se ne intende. Sono Morello in palleggio, Lubian e Kone le centrali più Tonello il libero, mentre l’altra parte della squadra in campo è formata dalle tre Campionesse d’Italia del Volleyrò, il Libero Scognamillio (l’Italia gioca con il doppio Libero) e le zone quattroTanase e Pietrini, quest’ultima talento puro del volley nostrano. In ruolo di opposto Enweonwu, giocatrice del Club Italia – cugina di Egonu – grande altezza di colpo ma tecnica ancora da sviluppare, magari, pensando al domani, in zona quattro. A impedire la conquista del titolo alla formazione di casa nostra un bel lotto di contendenti. In prima fila Turchia e Bulgaria. Lebulgare hanno battuto Olanda, padrone di casa e la Turchia, graziealle prestazioni in attacco di Milanova, forse la giocatrice più rappresentativa del sestetto; la Turchia ha aperto bene la manifestazione con un netto tre a zero a una evanescente Germania. Nel sestetto turco in buona evidenza la regista Sahin, palleggiatrice di 1,86 mt.,ma molto veloce negli spostamenti e con una palla rapida e precisa in tutte le zone del campo. Olanda e Russia potrebbero essere le formazioni che si giocheranno l’ultima posizione per accedere al turno a eliminazione diretta. Le Orange, padrone di casa, si presentano, come sempre, con una squadra composta da giocatrici con doti fisiche interessanti ma che hanno ancora difficoltà nella gestione delle tecniche soprattutto di seconda linea. Fanno eccezione la regista della squadra, Van Aalen e Jasper abile in ricezione, con buona lettura di gioco e colpi di attacco e non potrebbe essere altrimenti essendo alta 1,75! Nell’altro girone la Bielorussia può diventare la rivale più accreditata della Nazionale Italiana, forte anche del fatto che l’ha già sconfitta in qualificazione. Viaggia per ora a punteggio pieno, grazie agli attacchi di Kastsiuchyk, opposta di 1,90 che gioca in diagonale alla minuscola Kniazeva, 1,67, molto precisa nella distribuzione anche quando la palla viaggia distante da rete. La Bielorussia ha l’ossatura della squadra vista in Ungheria agli Europei U19 lo scorso anno e gioca con un sistema che spesso prevede che la palleggiatrice faccia scelte tattiche a muro per togliere il punto di riferimento all’avversario, scendendo al pallonetto e affidando l’opposizione a rete a zona tre e quattro, contro la schiacciatrice avversaria o spostandosi all’ultimo momento nella propria zona 4 o 3, situazione che ci veniva mostrata con grande abilità dalla nazionale di Lo Bianco, vincitrice ai mondiali di Berlino nel 2002. La Polonia potrebbe essere la vera rivale per la conquista della prima posizione di questo girone, avendo una squadra con buone caratteristiche fisiche e in attacco dove spicca l’opposta Szczurowska di 1,87 mt e di soli 15 anni; dovranno fare attenzione alla Romania squadra ben schierata dalla tecnica Angelescu, allenatore della Seniores Rumena ora in Olanda in qualità di assistente, e con alcuni giovani interessanti: su tutte l’opposta mancina Carutasu di soli 13 anni ma capace ad un attacco molto rapido e reattivo che ricorda quella della compaesana Turlea (stessa rincorsa ma … Carmen colpisce di destro!), poi Budai-Ungureanu brava in attacco e stabile in ricezione. Outsider la Slovenia che presenta un’attaccante duttile comeJerala. Deludenti le formazioni di Serbia, Germania – dove si nota per il suo muro Camilla Weitzel del Wiesbaden di 1,96 – Grecia e Russia con quest’ultima presente con giocatrici alte e una palleggiatrice tra le migliori viste nelle under di questa formazione ma con i fondamentali di attacco e muro forse tra i peggiori della loro storia giovanile. Torneo ben organizzato che dà la possibilità di osservare tutte le squadre all’interno della stessa struttura e con orari sfalsati. Unica nota negativa arriva dall’ostinazione con la quale anche in squadre di questa categoria ci si ostina a infastidire l’avversario con il fallo di velo, ormai diventato mal costume a tutti i livelli, piuttosto che preparare meglio i fondamentali. Polonia, Olanda Slovenia e Germania, cercano di eseguirlo con buona anche se non costante sistematicità e addirittura la Russia lo eseguesfruttando le giocatrici di seconda linea. Si sostiene che una volta che la giocatrice in ricezione vede partire la palla non è possibile fischiare il fallo, ma al di là di tutto in questo modo si creano notevoli interferenze agli avversari che devono modificare sistemazione e competenze di ricezione per vedere il battitore avversario. La regola cita “I giocatori della squadra al servizio non devono impedire agli avversari di vedere il giocatore al servizio e la traiettoria della palla per mezzo di un velo individuale o collettivo” e “… un gruppo di giocatori della squadra al servizio effettuano un velo … se sono raggruppati per coprire un giocatore al servizio …”. Non sarebbe il caso di abolirla o modificarla?
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