Vermiglio "mira" il Mondiale dalla sua Messina

di Adelio Pistelli

23/08/2010

Valerio VermiglioValerio Vermiglio
Valerio Vermiglio
Correva l’anno 1989: l’ultima volta che l’Italia schiacciava a Messina. Valerio Vermiglio aveva tredici anni. "Mi ricordo benissimo, facevo il raccattapalle ad una nazionale che sarebbe poi diventata la migliore del secolo".
Agosto 2010, l’Italvolley è di nuovo e ufficialmente nella città dove è nato il suo attuale capitano e palleggiatore e Vermiglio, stavolta, diventa Cicerone per tutto il gruppo azzurro. "Sono felice, giocare per la prima volta con la nazionale dove sono cresciuto, dove ho scoperto la pallavolo e dove torno sempre volentieri, mi regala una forte emozione. Anni fa giocammo a Reggio Calabria, ma stavolta è una cosa ben diversa". Stavolta e, per una settimana, girovagherà per Messina, magari avrà pochissimo tempo per godere
della sua città ma… "Solo il fatto di essere a casa, di allenarmi in un palasport della mia Messina è già qualcosa di particolare però senza dimenticare il filo conduttore della nostra presenza siciliana: siamo ad un
mesetto dal mondiale, il nostro obiettivo primario".
Vero, il collegiale azzurro (che si conclude sabato 28) ha un suo preciso scopo: crescere con costante quotidianità e mirare gradualmente al mondiale che verrà. "Siamo sempre più convinti di avere le potenzialità giuste per disputare una grande manifestazione – assicura Vermiglio – ma, evidentemente, giorno dopo
giorno c’è la necessità di oleare vecchi meccanismi e abituarsi a quelli nuovi, mentalmente e tecnicamente". In nazionale dal 1999, protagonista con continuità o quasi, dal 2001, l’attuale regista dell’Italvolley (con 295 presenze) da anni è quello che si dice una pedina insostituibile della scacchiera azzurra; è uno dei riferimenti di ogni attività che coinvolga da vicino la nostra nazionale.
Un esempio? E’ testimonial (con i suoi compagni) di una campagna sulla sicurezza stradale. "Sulla buona strada’ è il titolo del filmato e girato sul finire di maggio e proprio quando l’Italvolley sembra aver trovato la ‘buona strada’ verso i mondiali. ‘Eravamo alle prese con quello che posso definire uno dei momenti più critici della mia esperienza azzurra – afferma senza problemi -. Stavamo lottando per qualificarci agli Europei del 2011, venivamo da una sconfitta senza scusanti (in Turchia, ndr) e la tre giorni di Gioia del Colle avrebbe dovuto dire tanto in prospettiva. E’ andata bene e da quel giorno ho visto un a Italia diversa, in crescita, motivata, con gradi stimoli, vogliosa di far bene e, l’attualità conferma la mia generale considerazione".
La nazionale che è arrivata a Messina, in effetti, si rende conto di essere in una felice condizione generale e sa dove e come intervenire. Ma la formazione di Andrea Anastasi (allenatore importantissimo nella carriera azzurra di Vermiglio) è cosciente del ruolo che riveste e del momento che sta attraversando. "Stiamo bene e sto bene – è sempre il regista messinese che parla – con un gruppo unito, equilibrato che sa di doversi perfezionare per dare continuità alla sua evidente tecnica, andando però a braccetto con la qualità fisica, da migliorare per affrontare impegni che saranno, lo sappiamo, delicati e difficili. Ma sapremo confermarci, lo sento".
A proposito di impegni: venerdì (a Messina, appunto,ore 19) prima amichevole, contro la Bulgaria. "Bellissimo test – dice Vermiglio -, ci servirà. Faremo anche divertire il pubblico sempre molto vicino alle vicende azzurre’. E qui il palleggiatore, ancor più il capitano dell’Italvolley mette ‘a fuoco’ la tifoseria sparsa lungo le Penisola.
"E’sempre stata straordinaria: l’ultimo esempio l’attaccamento e l’incitamento di Gioia del Colle durante il nostro inseguimento alla qualificazione europea. Sarà così anche durante il mondiale, per esempio quando giocheremo la seconda fase qui in Sicilia, a Catania". Ma intanto via alle prove generale con l’amichevole con la Bulgaria, ‘antipasto’ delle due ‘passerelle’ contro la Serbia (3 settembre a Mantova, il 4 a Modena), quindi con la Germania il 10 a Schio e il 12 a Milano.
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