Vermiglio si confessa in esclusiva

di Adelio Pistelli

22/05/2011

Valerio Vermiglio Valerio Vermiglio
Valerio Vermiglio
Un veloce comunicato e anche Valerio Vermiglio è un ex Lube. Però, va così, ormai. Il cosiddetto "tempo reale" è sempre più inclemente, spietato. E' capace di bruciare in un amen ogni avvenimento. Ma vale la pena fermarsi un attimo, guardare un po' indietro e vedere, per esempio, che è l'ultima è stata la settimana della società maceratese. Prima l'uscita del regista siciliano, poi l'arrivo sulla panchina Lube di Alberto Giuliani ("Avrei lavorato volentieri con lui" fa sapere lo stesso Vermiglio, al telefono dalla sua Messina). Poi, il giorno dopo l'ufficialità di Simone Parodi mentre lungo la Penisola impazzano le semifinali play off femminili e, sono protagoniste anche tante chiacchiere e poche certezze, di mercato. Una verità, però riguarda appunto Vermiglio che dopo quattro anni ha lasciato una squadra e una società con le quali ha condiviso gioie e amarezze. "Potevamo centrare qualche obiettivo in più - afferma l'ormai ex regista Lube - ma ritengo siano state stagioni comunque interessanti, ricche di emozioni condivise con una tifoseria che non ci ha mai fatto mancare il suo appoggio incondizionato".
Della quale lei era un vero idolo?
"Credo di poter dire di aver avuto un gran bel feeling con la gente di fede Lube e, non solo. L'esperienza con la città, la vita di tutti i giorni è da considerare assolutamente positiva".
A proposito di esperienza, dietro l?angolo è nascosta una niente male, vero?
"Vero e sono molto contento. Era un mio traguardo".
Ricordiamo per entrarci dentro: provare la grande sfida del campionato russo.
"Qualcosa era nell'aria già la scorsa stagione ma non c'erano mai state basi concrete, Invece nelle ultime settimane ho capito che qualcosa si stava muovendo e quando ho ricevuto la telefonata di Alekno, il coach del Kazan (e della nazionale Russia), mi sono detto: è fatta. Ero nel bel mezzo dei play off, ma sono riuscito a lasciare in un angolo il mio futuro. Anzi, ero doppiamente stimolato perché, andandomene da Macerata dopo quattro anni, volevo lasciare un bel ricordo. Ho sognato la finale scudetto, ci siamo andati molto vicini e la rabbia è ancora maggiore se guardo a come è andata al V-Day. Pazienza".
Da qualche giorno è arrivato il documento firmato dal Kazan, Vermiglio giocherà in Russia, per lei due anni di contratto?
"Sostituirò l'americano Ball, a Kazan negli ultimi cinque campionati russi. Sono motivatissimo e penso anche a mia moglie Caterina, al piccolo Federico che ad agosto avrà una sorellina che si chiamerà Ginevra. Divideranno con me questa esperienza. Arriveranno verso dicembre, per le feste di Natale: sarà bellissimo e giocherò con una squadra molto forte, pronta a vincere tutto ciò che ci sarà da vincere. Macerata? L'ho detto: sono stati anni personali e professionali meravigliosi. Un abbraccio all'intero ambiente, anche a chi, soprattutto in questa ultima stagione ha fatto di tutto per mettermi in cattiva luce con la società. Non ho mai capito perché, ma so che non ci è riuscito".
Nomi se ne fanno?
"Non sarebbe giusto ma chi deve capire, capisce. Per il resto, abbiamo girato pagina, ognuno per la sua strada ma un appuntamento è già in agenda, almeno per me: arrivederci in Champions League. E, credetemi, se ci riuscirà di giocare contro, sarà bellissimo e per due motivi: rivedrò la mia ex squadra e significherà che entrambi saremo andati molto avanti nella manifestazione europea più importante per club". 
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