Verona, città innamorata di pallavolo

di Adelio Pistelli

29/01/2011

Verona, città innamorata di pallavolo
Domenica scorsa al PalaOlimpia, c'è stata la final four di Coppa Italia e domani Verona riapre il suo palasport per l'A1: il team scaligero cerca tre punti, contro Castellana Grotte per provare un allungo importante in
prospettiva play off. Alle corte: la palla presa a schiaffi, a casa di Giuletta e Romeo, è una piacevole abitudine. Da una decina d'anni il volley è un costante compagno di viaggio per chi abita a Verona e dintorni. Ne sa qualcosa, per esempio, Stefano Bianchini, il presidente della Fipav provinciale. "Vero, siamo sempre andanti in crescendo ma adesso è il momento di stabilizzarsi un po' - sostiene - Vale la pena fermarsi a ragionare, riflettere su quanto di buono è stato fatto, quanto di buono c'è su questo territorio che ha come punti di riferimento una squadra maschile in A! e una femminile in A2".
Presidente Fipav dal marzo 2001, da qui a poco saranno dieci anni da "numero 1" del volley provinciale veronese ed è troppo facile chiedere un consuntivo. "Eccomi, sono qua. Del resto è piacevolissimo guardare a ciò che è stato considerato, a tutto ciò che abbiamo portato avanti. Ci sono stati 18 eventi di un certo spessore, sui quali abbiamo lavorato sempre in perfetta sinergia con un gruppo operativo straordinario. Fare una classifica di merito delle manifestazioni? Non mi sembra giusto e comunque direi che il girone dell'ultimo Mondiale Italiano, come la serata di beneficienza "Volley4Asia", siano da mettere, se volete, su un gradino più alto".
Vero. Fu una serata straordinaria per risposte di pubblico e non solo, organizzata con la Lega Pallavolo maschile, con la quale avete rapporti di lavoro che nascono da lontano, vero?
"Verissimo. E andremo ancora avanti insieme. Ricordo che organizzare la partita a favore della popolazione asiatica maturò in pochissime ore e, insieme, facemmo un prezioso lavoro come è successo anche in altre occasioni: e in quella circostanza particolare i nostri sforzi furono aplificati dalla diretta di Sky Sport, che face vedere la risposta di Verona: nonostante la nebbia c'erano 5.000 persone al PalaOlimpia...".
Ma a Verona, se vogliamo,non è difficile vista la passione e la competenza di chi deve portare avanti un lavoro.
"Guardi, domenica scorsa abbiano chiuso 365 giorni di pallavolo. Il 23 gennaio 2010 ospitavamo l'All Star Game femminile; il 23 gennaio 2011 eravamo al PalaOlimpia per la finalissima di coppa Italia maschile. Ma quello che è stato è stato. Guardiamo avanti cercando di accontentare sempre tutti. C'è pronto un
interessante progetto-scuola, siamo pronti a qualsiasi altre novità. Verona c'è".
C'è, e anche concretamente sottorete. La squadra di A1, sta rovesciando come un calzino l'attuale stagione. "Stiamo facendo bene, finalmente. Però, attenzione: mai allentare la presa. Sarebbe un errore derminante". Gabriele Cottarelli tiene tutti sul chi vive. Il direttore generale della Marmi Lanza ha un occhio per l'attualità, un altro per tutto ciò che ruota attorno al "suo" Verona. Da una decina d'anni. Cottarelli viene da lontano (da una cinquantina di chilometri, da Legnago, la città del Quadrilatero, ci scherza su) però tutto sa e tutto conosce del volley che è cresciuto e maturato a due passi dall'Arena. "Da quando allenavo Isola della Scala in A2, che poi si mise insieme con Verona sempre in A2 - racconta - Succedeva agli inizi del secolo e da allora, come dirigente sono in prima linea, testimone di una evidente crescita della pallavolo veronese senza soluzione di continuità. In città e dintorni c'è un movimento in grande evoluzione ma è arrivato il momento di
mirare più alla qualità che alla quantità come, del resto, è necessario a livello nazionale. E' tempo di fare chiarezza, essere sinceri con noi stessi, guardando alla realtà senza amplificare erroneamente ogni iniziativa, cercando di lavorare sui veri numeri e le certezze concrete, per rilanciare il nostro mondo che ha necessità di essere, per così dire, rivisitato".
Intanto la sua Verona prova a centrare i play off scudetto.
"Il nostro campionato non era iniziato nel migliore dei modi; la vicenda che ha interessato il nostro palleggiatore Marco Meoni ha pesato sul nostro cammino ma sembra tutto rientrato e adesso pensiamo a fare più punti possibili".
Un suo ex allenatore, Alberto Giuliani, ha vinto la coppa Italia con Cuneo, ne sarà felice.
"Alberto allena e bene una grande squadra ed ha meritato di vincere. Però vorrei ricordare che da queste parti hanno lavorato i due tecnici che hanno vinto ultimamente lo scudetto: Lorenzetti e lo stesso Giuliani. Non sarà certo un caso". 
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