Video Check? Promossa anche in Europa

di Adelio Pistelli

26/03/2014

Massimo Righi, amministratore delegato della Lega maschile serie AMassimo Righi, amministratore delegato della Lega maschile serie A
Massimo Righi, amministratore delegato della Lega maschile serie A
Promosso, a pieni voti. La tecncologia tutta italiana (made in Lega maschile) che negli ultimi dieci giorni è stata protagonista alle finali di Champions League maschile e femminile, torna a casa con risultati eccellenti. Il Video Check è, ormai, una grande e riconosciuta innovazione. Così, dopo le certezze maturate gradualmente e ormai definitivamente durante il campionato in corso (a proposito: sotto troverete un riepilogo dati in relazione alla Regular Season appena conclusa) significative e gratificanti conferme sono arrivate anche da Baku (Azerbaigian) per le finali femminili e, da Ankara (Turchia) dove lo scorso fine settimana sono andate in scena le Final Four di Champions al maschile. "E' stata una esperienza molto importante e significativa". Sono parole di Massimo Righi, amministratore delegato della Lega che (e giustamente, aggiungiamo) non nasconde nemmeno un pò la sua soddisfazione. Con alcuni suoi collaboratori, ha accompagnato la tecnologia a favore del volley, ai primi esami europei. Dodici/quattordici telecamere guidate con precisione per sezionare palloni 'dentro o fuori', oppure per evidenziare eventuali invasioni a rete'. Alla fine... "Consensi generali da parte della Cev, come degli stessi responsabili delle società. Il Video Check - continua Righi - s'è rivelato un ottimo supporto agli arbitri. E, aggiungo, differente è stato il lavoro tra le finali maschili e femminili. A Baku, dove purtroppo la Cev non aveva previsto schermi per il pubblico, sono state più le 'chiamate' delle giocatrici in campo per le invasioni a rete. Ad Ankara, intanto gli spettatori presenti hanno potuto seguire da vicino, con maxischermi, tutti gli sviluppi legati alle richieste verso i tecnici del Video Check, mostrando subito, i risultati alle chiamate dei giocatori. Richieste di chiarimenti, in questo caso, sicuramente suddivise a metà tra le 'palle dentro e fuori' e le invasioni a rete. Un pò come succede nel nostro campionato, del resto. Sì, non lo nascondo, siamo contenti e credo di poter anticipare - però, non è ancora ufficiale - che saremo presenti al prossimo mondiale femminile che si giocherà da fine, da fine settembre in Italia". E sarà, tutto ciò, un nuovo riconoscimento. Magari in occasione del mondiale italiano, al lancio delle riprese televisive delle azioni incriminate, vedremo la scritta Video Check e non Challenge come appariva durante le finali di Baku e Ankara. "E' stata una scelta della Cev, ma durante le riunioni tecniche, che facevamo prima delle finali - ricorda sorridendo lo stesso Righi -, al tavolo eravamo indicati con un cartellino con su scitto 'Video Check". Tecnologia questa che, da giovedì sera, sarà ancora protagonista con il via ai play off scudetto. Ma intanto ci sono i primi risultati, relativi appunto alla stagione regolare conclusa domenica scorsa.
In totale, per tutta la stagione sin qui giocata, 634 sono le chiamate delle quali 442 volte sono state confermate le iniziali decisioni arbitrali (percentuale al 70); 594 solo in campionato con 413 le conferme arbitrali (70%) mentre, sono 40 le richieste alla tecnologia (29 a favore degli gli arbitri) per le sfide di coppa Italia, tra quarti di finale e Final Four per una percentuale di 67% nei quarti e 77 nelle finali, per un riassuntivo del 73.
Da evidenziare, entrando velocemente nel dettaglio del campionato, la terza giornata è stata favorevolissima ai 'fischietti' (17 chiamate al Video Check, con 14 riscontri postivi alle decisioni arbitrali) mentre alla 7 giornata, ci sono stati episodi più contrastanti sulla decisione inziale e la conferma tecnoclogica: 17 contro 33 chiamate (52%) stessa percentuale per la nona giornata (con 16 ok per gli arbitri contro 24 richieste).
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