Vincono Trento e le polemiche

di Adelio Pistelli

20/02/2012

Vincono Trento e le polemiche
Rabbia e felicità, le due facce di una finale che regala una splendida immagine finale: la tifoseria di Trento che applaude quella di Macerata (ricambiata) dopo 218 minuti di pallavolo ad altissimi livelli. Vince la Juantorena band, vince chi ultimamente sta lasciando l’impronta un po’ dovunque. Ma dietro i cinque set della finale di Coppa Italia monta la polemica contro la coppia arbitrale, soprattutto è il primo fischietto nel mirino della Lube, frastornata psicologicamente per un trofeo, va detto e ribadito, buttato via quando sta viaggiando verso Macerata.

SUBITO UNA CERTEZZA: gli uomini di Giuliani devono battersi il petto per come hanno rovinato un pomeriggio romano dei più belli. Due set avanti, 18-14 nel terzo, la squadra si è lentamente ma inesorabilmente sciolta, perdendo lentamente il bandolo della matassa. “Due set e mezzo straordinari poi la lucidità è andata in crisi. Due ricezioni sbagliate su flottanti di Trento e la Lube ha dovuto prendere atto della rinascita avversaria. Ha vinto il migliore? E’ sempre così: quando festeggi qualcosa in più hai sempre fatto”. Parole di Philippe Blain tecnico francese che non perso un solo pallone del suo Exiga e di un match giocato sul filo di lana, pieno zeppo di emozioni, di gioco, di agonismo e di polemiche.

IL DUBBIO che scatena una prima pesante polemica maceratese è legata ad un pallone giudicato fuori (quello del possibile 19-14 del terzo set ) e che diventato deleterio per la pattuglia di Giuliani. Una svolta che ha segnato la finale, un 10-1 a favore di Trento che prima ha preso possesso delle sue ultime speranze, poi ha iniziato a giocare come sa portando la sfida per le lunghe. E dopo 218 minuti di altissima tensione, la dirigenza maceratese ha scatenato la sua protesta globale contro il primo arbitro Saltalippi. “Basta, non è possibile sopportare simili comportamenti. E’ un succube e sempre in questo modo contro di noi”. Parole rilanciate da un amareggiato Fabio Giulianelli che non riesce a frenare il suo nervosismo, contagiante pure chi solitamente è sempre lucido e concreto.

CERTEZZA. L’avevamo anticipato in settimana: la scelta di Saltalippi poteva diventare pericolosa anche perché l’arbitro umbro veniva dall’ultima gara (da secondo) proprio a casa Lube dove aveva subito continue contestazioni da parte della squadra locale. E sempre per motivi che esulano dalla semplice competenza professionale. E’ un arbitro troppo permissivo, che accetta proteste e continue sollecitazioni polemiche da parte delle panchine e dei giocatori senza ricorrere a scelte drastiche. Ecco, un cartellino giallo al coach di Trento, uno ad un giocatore Lube e forse ogni discorso sarebbe stato vano. E’ finita nella maniera peggiore, con caos a bordo campo e critiche a destra e manca. Una domanda: in campo internazionale Berruto tecnico azzurro contesta e si lamenta, scatta immediata (e giusta) l’ammonizione: perché dalle nostre parti vince la sudditanza psicologica?

CONCLUSIONE e complimenti a favore di chi ha vinto: ha quel qualcosa in più (si fa per dire) che si chiama Osmany Juantorena: sempre o quasi decide e mette tutti d’accordo con prestazioni oltre la media. E Trento continua a vincere mentre siamo alla vigilia del doppio match dei quarti di Champions League proprio tra trentini e maceratesi: il divertimento è garantito ma una certezza c’è già: a livello europeo le due italiane non saranno dirette dal fischietto umbro…
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