Vissotto in Brasile senza l'ok di Trento

di Adelio Pistelli

15/07/2010

Vissotto in attaccoVissotto in attacco
Vissotto in attacco
Due anni fa era stato l'oggetto del contendere tra Trento e Taranto attraverso Roma. Proprio durante la "due giorni" di volley mercato sempre a Bologna. Due anni fa tre società attanagliate dal problema Leandro Vissotto, opposto brasiliano che finì per giocare a Trento dopo polemiche e tante chiacchiere.
Adesso Leandro Vissotto è tornato e prepotentemente protagonista. Ma in negativo. Sotto contratto con la società del presidente Mosna per altre due stagioni, il giocatore, da settimane, ha deciso di tornare in Brasile. Giocherà con un club del suo Paese e magari, sino a qui, niente di strano. Però Trento non ha dato il suo benestare e quando il mercato del volley ha detto la parola stop alle trattative di A1, Vissotto risultava nell'elenco presentato all'ufficio tesseramento della Fipav dai dirigenti trentini.
E dunque era e resta un giocatore del team campione del mondo e finalista dello scudetto anche se Vissotto non tornerà più in Italia e schiaccerà regolarmente dalle sue parti senza subire contraccolpi disciplinari. E sì, perchè, pur essendo sotto contratto con un club in Italia, se volesse giocare in qualsiasi parte del mondo, senza il via libera di Trento non potrebbe. Ma in Brasile, lui brasiliano, è tutto regolare in barba a precisi impegni ancora in essere. E' un episodio assurdo che lascia perplessi ma è solo l'ultimo di una storia conosciuta e maturata negli ultimi anni. Gustavo (ex Treviso), Sidao (ex Modena), Murilo (ex Modena acquistato e mai arrivato a Macerata), Ricardo (ex Treviso) e adesso Vissotto, tutti giocatori sotto contratto ma che se ne sono andati dall'Italia a dispetto dei contratti che li legavano a società italiane. Sino a quando sarà possibile assistere a simili sceneggiate?
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