Volkov, lo Zar di Cuneo contro il suo passato

di Adelio Pistelli

28/02/2011

Alexander VolkovAlexander Volkov
Alexander Volkov
E’ nato a Mosca; Nella capitale della Russia ha scoperto la pallavolo; gli ultimi dieci anni li ha passati murando e schiacciando con la Dinamo Mosca. Adesso dovrà chiedere strada proprio a chi lo ha visto crescere e vincere. “Che strano destino, vero? Sarà bellissimo ed emozionante”. Sono parole di Alexander Volkov, ventisei anni compiuti il giorno di San Valentino. E’ seduto in sala pesi, a Cuneo dopo uno dei tanti esercizi di recupero programmati dal preparatore della società campione d’Italia, Danilo Bramard. Volkov guarda la sua caviglia sinistra, magari ancora leggermente gonfia dopo l’infortunio di Modena di una decina di giorni fa, ma è super ottimista.”Ci sarò”. Vuole esserci. Tra quarantottore (mercoledì sera), in Piemonte, è ancora Champions League: quarti di finale, anticamera del ‘tappone’ di Bolzano (fine Marzo) dove si giocheranno le finali della più importante manifestazione europea per club. Per il centrale russo del team di Giuliani, arrivato a Cuneo la scorso settembre, tra poche ore sarà un momento speciale, o quasi. Dall’altra parte della rete, rivedrà velocemente i suoi ultimi dieci anni. E’ il passato che ritorna. “Questa Dinamo è una delle squadre più forti della sua storia – dice con fare serioso, in un italiano che migliora sempre di più -. Era meglio gara-uno a
Mosca, anche per lo strano (dice proprio così, ndr) regolamento del Golden set. Ma è inutile stare qui a fare calcoli. Se vogliamo andare in final four per conquistare la Champions, contro i miei ex compagni dobbiamo fare grandi partite sia a Cuneo che a Mosca. E la nostra formazione è sicuramente in grado di giocare bene e vincere dovunque”. Parla piano, tranquillamente. Dalle sue parole emergono sicurezza e consapevolezza anche sulla prima volta lontano da casa-Russia. Con la quale, a volte, è collegato con il suo computer. “Alla fine, è l’unico hobby ma succede raramente. Spazi pochi tra palestra, viaggi, le tante partite e adesso, c’è anche da curare la mia caviglia: ho le giornate piene. Fortunatamente quando posso trascorrere un po’ di tempo libero a casa c’è mia moglie, appena arrivata da Mosca”. Dove la settimana prossima Alexander Volkov invece volerà con la ‘sua’ Cuneo per gara-due dei quarti di Champions e non sarà, una trasferta come tante… “Sì, per me è un ritorno particolare. Giocare per la prima volta da avversario in Russia, contro la squadra che mi ha cresciuto e lanciato, mi farà provare particolari sensazioni. Con questa società ho conosciuto la grande pallavolo. E’ con la Dinamo che sono diventato centrale dopo diversi ruoli tentativi provati anche per la mia altezza (a dieci anni era già sui 190 centimetri per poi arrivare agli attuali 210, ndr). Però, sono a Cuneo e voglio riuscire, con Cuneo, a raggiungere le finali. Ho scelto la squadra campione d’Italia anche per provare a centrare il traguardo europeo”.
Alexander, Sacha per gli amici, continua a guardare la caviglia. “Sto molto meglio, credetemi”. Lo Zar di Cuneo aspetta i suoi amici russi e intanto racconta il ‘come ed il perché’ di una, comunque, difficile scelta
professionale. “Nella mia famiglia nessuno ha mai giocato a pallavolo e ogni novità sportiva l’ho valutata sempre da solo. Anche l’ultima: una mia decisione. Ho perso qualcosa a livello economico ma era giusto così. Volevo fortemente fare una esperienza in Italia dove si gioca volley ad altissimo livello e quando sono arrivati i segnali di un trasferimento a Cuneo, ho scelto subito. Sapevo del valore di questa società, la capacità tecnica della squadra, del suo allenatore. Ed è veramente tutto molto bello.”
E magari ha già programmato la prossima stagione in Italia, vero? “No. Sto vivendo una esperienza personale e sportiva meravigliosa, era quello che sognavo ma non guardo avanti. Adesso penso solo a giocare e di vincere, il più possibile”.  A proposito di vittorie tra poche ore, arriva la prima di due sfide contro il suo recentissimo passato…“A Cuneo come in Russia saranno gare che si decideranno, penso, per due palloni di differenza ma ci sarà tanto spettacolo”.
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