Wild card, croce e delizia

di Adelio Pistelli

16/10/2013

Wild card, croce e delizia
E improvvisamente, ieri, Carlo Magri disse: “Mi hanno telefonato dal Giappone: forse, avremo la Wild Card per andare a giocare la Grand Champions Cup del prossimo novembre”. Succedeva attorno alle 16, durante la presentazione del prossimo campionato di pallavolo maschile, nel Salone d’Onore del Coni, a Roma. Il ‘forse’ è caduto subito, qualche ora dopo. Ma il presidente Fipav lo sapeva. Aveva volutamente parlato con la formula dubitativa, sperando che il suo annuncio cadesse nel vuoto. Invano. I dirigenti di Lega, con grande eleganza, hanno nascosto solo a metà il loro disappunto ed il disaccordo ad una vicenda che manda ancora una volta, in tilt tutte le buone intenzioni della Lega stessa. “Ci siamo confrontati - ha
detto con signorilità Massimo Righi, amministratore delegato del consorzio delle società di serie A – e, se ci sarà da modificare ancora il nostro planning di gare, lo faremo”. Sarà da modificare. Ancora una volta però, pare, tra una evidente indifferenza. La Lega dovrà rimettere mano ad un calendario già ‘ferito’ per accorgimenti in corsa e per i quali nessuno, almeno lontano da Bologna (sede della Lega maschile) ha mai parlato. Per esempio, il recente mondiale Under 23 per nazionali (tanti erano stati gli euforici proclami per la partecipazione) che l’Italia sembrava dover giocare a metà ottobre costringendo a ritardare la partenza del campionato di A1. Poi l’Italia Under 23 è rimasta a casa ma è finito tutto in archivio, in fretta.
Adesso ecco la Wild Card, fortemente inseguita soprattutto da chi guida l’Italvolley, che costringe il campionato ad anticipi e posticipi. Dei quali, nell’ambiente, prendono atto come una naturale e tranquilla operazione di routine, ma dietro le quinte registri polemiche e proteste. Dunque, anticipo della quinta giornata al 13 novembre e posticipo, al 27, della sesta. E ancora. Nel periodo in cui la nazionale volerà in Giappone (la Grand Champions Cup si gioca dal 19 al 24 novembre), la Lega aveva previsto il recupero del primo turno di campionato Trento-Latina, perché attualmente i campioni d’Italia sono in Brasile per il mondiale per club. Recupero in cartellone il 21 novembre: si giocherà ugualmente ma senza i possibili
nazionali Birarelli e Lanza (Trento) e Rossini (Latina). Mah…Wild Card, croce e delizia. Ci sono giocatori che sono tornati dagli Europei e che passano più giornate in infermeria che sottorete; altri che stanno
faticosamente recuperando le forze fisiche ma tutti (a meno che qualcuno non rifiuti la convocazione) saranno richiamati per la manifestazione giapponese. Dove, va detto, c’è il concreto rischio che le squadre, ancora lontane dall’Italia (Russia e Brasile) si presentino in formazione sperimentali o quasi. E
se così fosse, la domanda è scontata: sarebbero sempre test per “crescere e capire la nostra distanza” come è stato ribadito nel Salone d’Onore del Coni? Ma si, alla fine è sempre una rassegna internazionale. Poco importa se poi,
tornando al proprio club, avrà da curare nuovi acciacchi tra allenamenti,
trasferte, partite e ancora, allenamenti, trasferte…
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