Wout Wijsmans: “Domenica il mio esordio da italiano"

di Sara Comba

12/11/2010

Wout Wijsmans col Pres. Valter LannuttiWout Wijsmans col Pres. Valter Lannutti
Wout Wijsmans col Pres. Valter Lannutti
“Stare fuori per queste tre settimane è stato molto duro… Lo sapevamo dall’inizio che sarebbe andata così e che il mio cambio di nazionalità e quindi di Federazione avrebbe comportato uno stop per le prime tre giornate di Campionato. Sapendolo ero preparato, ma è stata dura lo stesso…”. Il capitano della Bre Banca Lannutti Cuneo, Wout Wijsmans, racconta così il suo inizio di Campionato. Un inizio di Campionato strano, senza precedenti per lo schiacciatore che da otto anni veste la maglia della società cuneese: lo “straniero” più fedele del Campionato dicono le statistiche, perché con il maggior numero di stagioni di fila con la stessa squadra. “Straniero” tra virgolette perché capitan Wijsmans, belga di origine, nato a Hasselt il 7 luglio del ‘77, è ormai italiano dallo scorso maggio, quando il sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia, gli assegnò la cittadinanza italiana. E lui italiano dice di sentirsi davvero: “Una scelta ponderata – ha spiegato tante volte – che io e mia moglie abbiamo deciso di fare insieme. Quando potrà prenderà la cittadinanza anche lei, mentre le nostre bambine sono già italiane, perché sono nate in Italia”.
Così domenica Wout Wijsmans esordirà da italiano, davanti al pubblico di casa del PalaBreBanca, contro l’Andreoli Latina, per la 4ª giornata di Campionato.
Cosa passa per la mente alla vigilia di un esordio del genere?
“Sono contento di poter finalmente tornare a giocare, per me la stagione inizia effettivamente solo adesso. È strano stare fuori quando stai bene, un conto è non poter scendere in campo a causa di un infortunio o un problema fisico, ben diversa è la questione quando ti alleni tutta la settimana e poi non puoi scendere in campo per le partite. È più frustrante…”
Come si sente un capitano costretto a guardare la partita da fuori, o peggio in tv, specialmente in casi come domenica scorsa a Treviso?
“È stata durissima, soprattutto quando ho visto che i miei compagni erano in difficoltà, dopo il break di 2-0 di Treviso. Mi è spiaciuto moltissimo non essere in campo con loro, come credo capiterebbe a chiunque faccia parte di un gruppo legato, come il nostro. E poi scendere in campo al PalaVerde è sempre emozionante…”.
Che partita sarà quella di domenica con Latina?
“Molto delicata credo. Contro un avversario che si è dimostrato tosto ed ha iniziato bene questo Campionato: si è visto in queste prime giornate. E poi si tratta di una formazione che è molto più avanti di noi nella preparazione, perché si allena con quasi tutto il gruppo fin dall’inizio della stagione, mentre noi siamo ancora alla ricerca del nostro equilibrio e dobbiamo ancora lavorare per affinare certi meccanismi”.
Però dopo Treviso è obbligatorio vincere…
Dovremo stare molto attenti e concentrati perché è importante raccogliere quanti più punti possibile in questa parte della stagione. Dalla prossima settimana inizia la Champions League, gli impegni si faranno sempre più ravvicinati e numerosi e quindi è importante aver messo da parte quanto più possibile in questa prime giornate. Lo sappiamo e ce la metteremo tutta. E finalmente potrò contribuire anche io”.
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