Zaytsev: "Speriamo nel miracolo del Giappone"

di Sergio Martini

04/12/2011

Ivan Zaystev in attacco contrastato dal muro a 3 dell'IranIvan Zaystev in attacco contrastato dal muro a 3 dell'Iran
Ivan Zaystev in attacco contrastato dal muro a 3 dell'Iran
Ora il sogno di arrivare a Londra è legato all'esito di Giappone-Brasile ma il set perso contro l'Iran di Velasco potrebbe pesare come un macigno. Ivan Zaystev sa benissimo che ora serve un miracolo per centrare l'obiettivo. "Per il calcolo delle probabilità serve un miracolo del Giappone contro il Brasile. Stiamo a vedere anche se non ci speriamo più di tanto, pensiamo più alle occasioni perse durante la World Cup. Ci prendiamo le nostre responsabilità e aspettiamo. In questo tipo di torneo si giocano tante partite consecutive con alti e bassi, con l'obbligo di riprenderti subito dopo una partita andata male; consuni tante energie mentali che portano a distrarti e non è tanto un discorso di energie fisiche che calano. Tante energie mentali le abbiamo sciupate anche inutilmente, siamo una squadra giovane che mette a volte troppo foga che non permette di essere lucidi. Ma è normale, senza che sia un alibi, perchè se tutto venisse subito saremmo la squadra più forte al mondo. Siamo fiduciosi su quelllo che possiamo fare in futuro. Usciremo diversi dalla Worl Cup, prima esperienza di questo tipo, e sono sicuro che avremo tanto da ripensare ed emozioni da elaborare". Il capitano Cristian Savani, premiato come miglior giocatore della gara, è sulla stessa lunghezza d'onda. "Penso che usciremo da questa competizione più forti al di là di come andrà a finire. Usciamo da un Europeo dove siamo arrivati secondi e qui siamo stati capaci di rimanere tra le formazioni più forti del mondo. Ci abbiamo provato in un torneo duro con squadre a livello mondiale. Sicuramente c'è il rammarico di qualche set perso per strada o punti con Cuba o contro squadre che abbiamo sempre battuto come l'Argentina o la Polonia. Col senno di poi tutte queste cose pesano ma lo stesso valeva per le altre squadre. Incrociamo le dita ... Dovremo lavorare sulla concentrazione in certe partite, dobbiamo impegnarci in questa direzione. Non è facile avere lo stesso livello di gioco per tutta la partita e ci è successo sia con la Polonia che contro l'Iran. Lo sappiamo e ci lavoreremo per migliorare nelle prossime occasioni".
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