Zlatanov non ha chiuso le porte all'Italia

di Lorenzo Dallari

21/04/2010

Hristo Zlatanov Hristo Zlatanov
Hristo Zlatanov
Il 21 aprile Hristo Zlatanov compie 34 anni. Incredibile, ma il tempo passa anche per lui: faccia pulita, bel sorriso, fisico da bronzo di Riace, emblema dello scudetto conquistato con merito lo scorso anno dalla Copra Piacenza. E’ stato lui l’autentico trascinatore della squadra di Angelo Lorenzetti verso il primo tricolore della storia pallavolistica biancorossa, con prestazioni monstre a go-go.
Quest’anno invece le cose non sono andate esattamente come avrebbe sognato. “Forse abbiamo vissuto la sindrome post-scudetto, in più abbiamo avuto molti problemi di carattere fisico che hanno condizionato non poco il nostro rendimento. Mi spiace davvero molto essere già fuori dai play off scudetto, devo dire la verità. Ma così va la vita dello sport…Spero ci possa essere una nuova opportunità il prossimo anno” .

Trento-Macerata e Treviso-Cuneo, sono queste le due semifinali per il tricolore. “Si tratta di quattro eccellenti squadre, in grado di giocare un’ottima pallavolo. Chi vincerà il titolo? Credo Trento sia un gradino avanti rispetto alle altre, ma visto che ci si giocherà tutto in un partita secca, a Bologna può succedere davvero di tutto”.

Una battuta sul campionato femminile, che sta per vivere i quarti di finale dei play off scudetto dopo la fantastica vittoria per Villa Cortese in Coppa Italia a Rimini. “Sicuramente i tifosi si godranno grandi partite. Purtroppo, secondo me, in semifinale si affronteranno le due favorite per la conquista dello scudetto, vale a dire Villa Cortese e Bergamo. Io faccio il tifo per la piccola Villa Cortese, perché si trova a vivere una bella favola come quella che abbiamo vissuto noi di Piacenza lo scorso anno”.

Un’ultima battuta riguarda ovviamente la nazionale: sta per arrivare il Mondiale in Italia e tu non appari nella lista dei convocati… “Ho problemi all’anca destra, ho un’infiammazione che mi ha fatto soffrire, sto curandomi e sto migliorando giorno dopo giorno. Adesso devo stare fermo, ma se un giorno Andrea Anastasi mi chiamerà, risponderò presente. Non ho chiuso con l’azzurro, né ho ancora abbandonato l’idea di giocare il Mondiale. Anche perché credo l’Italia possa davvero fare un grande risultato”. 
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